Particolare del Retablo del Presepio del Maestro di Castelsardo

Il luogo e la sede

La struttura della Pinacoteca si articola su tre livelli intorno alle antiche mura spagnole inglobate nell’edificio, mentre un aperto e luminoso vuoto centrale mette in comunicazione spazio – visiva la totalità del materiale in mostra.
Per le opere di grandi dimensioni, il consueto criterio di esposizione ( storico – diacronico) è stato sostituito dalla collocazione in senso circolare, nell’ala sinistra, più alta.

La collezione, oltre che dalla produzione pittorica, è costituita da una significativa raccolta etnografica   –  tessuti, gioielli, mobili, ceramiche, armi -   che, per problemi di spazio, deve essere esposta a rotazione.

Piano superiore

Inizia in questo piano il percorso espositivo costituito per la gran parte dai retabli, che rappresentano la parte più importante della raccolta pittorica.
I primi retabli, che seguono una sorta di disposizione a raggiera, sono espressione della cultura tardogotica catalana unita al fiamminghismo tipico di quell’area spagnola ( XV – primi XVI secolo ). I dipinti del XVI secolo riflettono invece una cultura dell’arte isolana attenta alla produzione rinascimentale e manierista italiana, pur sempre in una linea di continuità con la tradizione fiammingo – catalana,  le cui maggiori e più alte espressioni provengono dalla bottega stampacina dei Cavaro. Sono altresì presenti alcune opere di artisti operanti nei primissimi anni del XVII secolo che riflettono un assoluta padronanza delle tecniche pittoriche manieristiche, adeguate comunque al gusto della committenza locale.

Piano intermedio

Le tele qui presenti coprono i secoli XVII – XVIII e provengono da collezioni ecclesiastiche smembrate e da donazioni private. Queste testimoniano una realtà storica e culturale dell’Isola dominata dalle importazioni di opere e di artisti di differente provenienza, la cui attività è preponderante rispetto a quella dei pittori locali.

Piano inferiore

L’ultimo livello ospita opere eterogenee per periodo e stile di esecuzione, a partire dall’ultimo quarto del XVI secolo fino ad arrivare al XIX secolo; attualmente, trovano qui collocazione anche sei tavole dipinte da un anonimo pittore campano tardomanierista.
La produzione del XIX secolo è costituita prettamente da ritratti di autorità locali e da tele di noti e stimati autori sardi contemporanei, con temi della vita rurale dell’Isola che costituiscono un importante testimonianza artistica e storica.