Particolare del Retablo del Presepio del Maestro di Castelsardo

Sant’Agostino in Cattedra

Sant'Agostino in cattedra
  • Nazione - Italia
  • Città - Cagliari
  • Luogo di conservazione - Pinacoteca Nazionale di Cagliari
  • Categoria - Dipinti
  • Inventario - DI13
  • Materia e tecnica - tempera e olio su tavola con fondo d'oro
  • Autore - Pietro Cavaro
  • Dimensioni - m. 1,75 x 0,81
  • Datazione - 1528 circa

Secondo varie testimonianze (P. Martini 1858; G. Spano 1861) la tavola, originariamente collocata nell'altare maggiore della chiesa degli Eremitani di S. Agostino Vecchio a Cagliari, sarebbe poi passata al convento nuovo di S. Agostino, nel quartiere di Marina. L'originaria attribuzione a Pietro Cavaro è dell'Aru. Nonostante non esista alcun documento relativo al dipinto, in base alla consuetudine pittorica cinquecentesca e al luogo di conservazione originario, è fondato credere che questa facesse parte di un importante e grandioso polittico, denso di novità iconografiche e strutturali, destinato a ricordare il santo vescovo nel luogo della sua sepoltura. La tavola si caratterizza per una particolare iconografia, che nasce dalla fusione di varie tradizioni: il Santo vescovo in Cattedra, la Consegna della Regola e la Disputa con gli eretici; nello squadro prospettico della cattedra è stato ipotizzato un ricordo del trono di S. Eligio del Maestro di Sanluri (Serra-Coroneo, 1990). Strutturalmente il dipinto è ricco di influssi pittorici dell'Italia Meridionale e più in particolare documenta l'aggiornamento di Pietro Cavaro su opere campane a lui contemporanee, conosciute durante l'esperienza a Napoli. Non mancano tuttavia indizi di una cultura italiana più ampia, soprattutto di ambito umanistico romano-urbinate, decifrabili nella chiara preferenza per la regola piuttosto che per la minuta descrittività; incuriosisce la disposizione di piatto, e non di taglio, dei libri nelle mensole, ordinati e non alla rinfusa come nello studiolo del S. Gerolamo del Colantonio (Serra-Coroneo, 1990).

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